Parco dell' Etna
Il parco è diviso in 4 zone: la zona A (19mila ettari) che interessa un vasto tratto di territorio che va da quota 870 mila metri sul livello del mare, nella zona di Monte Minardo, sul versante occidentale, sino ai crateri sommitali, a 3.300 metri. E' di proprietà pubblica e presenta una natura incontaminata. Non ci sono insediamenti abitativi di alcun genere se si fa eccezione per i casolari utilizzati dai pastori nel periodo estivo e per alcuni rifugi forestali. Dopo questa fascia si incontrano le formazioni pulviniformi ad astralago e poi formazioni forestali vere e proprie notevolmente estese: faggete, betulleti, pinete a pino laricio, querceti di cerro e nelle parti più basse boschi di roverella e leccio. La zona B (26mila ettari), è presente nei quattro versanti e raggiunge la massima altitudine, 1880 metri, in contrada Vetore nel versante Sud, mentre la quota più bassa è toccata a Monte Gorna, nel versante Est. E' ricoperta da formazioni naturali di pino laricio, cerro, roverella, leccio oltre che da castagneti, vigneti e noccioleti. Sono presenti colate laviche recenti (1983) ed antiche.La zona C (4mila ettari) fa parte del Preparco e interessa quote più basse del vulcano tra i 600 e gli 800 metri sul livello del mare, non molto distante dai centri abitati. Il paesaggio è fortemente contrassegnato da colture agricole ad ulivi, castagni, viti, mandorli e pistacchi nel versante occidentale, noccioli in quello orientale. La zona D (10mila ettari) è la fascia esterna del Preparco iniziando dalla quota più bassa di 580 metri in contrada Petrulli nel comune di Zafferana Etnea. In questa zona fortemente antropizzata, sono presenti dei relitti di bosco di querce, mentre sono molto estese le coltivazioni di ulivo, mandorlo, pistacchio e di ficodindia.Sul vulcano vivono ancora l'istrice, la volpe, il gatto selvatico, la martora, il coniglio, la lepre, la donnola, il riccio, il ghiro, il quercino e varie specie di topi e pipistrelli. Moltissimi sono gli uccelli ed in particolare i rapaci: tra quelli diurni lo sparviero, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino e l'aquila reale; tra i notturni il barbagianni, l'assiolo, l'allocco, il gufo comune.
Aironi, anatre ed altri uccelli acquatici si possono osservare nel lago Gurrida, unica distesa d'acqua dell'area montana etnea. Sui rami degli alberi, nei boschi vivono la ghiandaia, il colombo selvatico, il verzellino, il passero, il merlo, il pettirosso, il cuculo, l'upupa.
Il ramarro e la lucertola popolano il sottobosco insieme alla pericolosa vipera la cui presenza ultimamente è aumentata per la mancanza di predatori. Infine, il fantastico universo degli insetti e degli altri artropodi: farfalle, grilli, cavallette, cicale, api con il loro fondamentale e insostituibile ruolo negli equilibri ecologici.